Il 22 marzo a Napoli con il seminario ODG sul binomio denaro-politica

Giovedì 22 marzo sarò a Napoli per il seminario  “Fundraising politico: il binomio denaro politica tra democrazia, giornalismo e marketing elettorale”. L’iniziativa – organizzata da Ordine dei Giornalisti Campania, Ferpi Campania e MODAVI Federazione Provinciale di Napoli ONLUS, con il contributo di Costruiamo Consenso e Rubbettino editore – si svolgerà dalle 15 alle 19 nella suggestiva cornice dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

In Italia la relazione tra politica e denaro è sempre stata percepita in modo negativo sia per questioni culturali sia per l’incarnazione distorta che ha assunto il finanziamento pubblico in nel nostro Paese. Con l’entrata in vigore nel 2017 della riforma sul finanziamento pubblico della politica, diventa necessario per i partiti autofinanziarsi. Devono quindi “guadagnarsi” la fiducia degli elettori, incluse donazioni e destinazioni annuali del 2xmille. Ma come fare?

Candidati, partiti, movimenti come raccolgono i fondi necessari per manifesti, eventi, siti web, comitati, consulenti, ovvero per tutti gli strumenti antichi e moderni, offline e online, delle competizioni elettorali? Stanno semplicemente raccogliendo fondi o hanno attivato processi di fundraising per la politica?

Tenuto conto del quadro normativo insoddisfacente, dell’inefficienza dei meccanismi di trasparenza e dell’assenza di una disciplina sulle lobby, comprendere lo stato dell’arte del fundraising politico in Italia ha una valenza notevole per giornalisti e professionisti delle relazioni pubbliche.

Con Raffaele Picilli cercheremo di fornire un quadro chiaro e dettagliato sul tema, parlando del nostro libro “Come raccogliere fondi per la politica. Manuale di Fundraising e comunicazione per partiti, movimenti e candidati” (Rubbettino Editore).

Interverranno tra gli altri: Elena Salzano, Delegata regionale FERPI Campania, Giancarlo Panico, Strategist & Communication manager, Federico Anghelé, Riparte il Futuro, Michele Corradino, Consigliere di Stato e Commissario ANAC, Marco Demarco, Direttore Master Giornalismo Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa.

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Info e iscrizioni: info@costruiamoconsenso.it

Saranno riconosciuti 4 crediti formativi agli iscritti all’Ordine dei Giornalisti registrati sul portale SIGEF.

Digital PR: alcune lezioni apprese al seminario FERPI

Si è tenuto a Napoli lo scorso 2 ottobre il seminario Ferpi “Digital PR. Progettare solide relazioni sui mattoni dei bit”, a cura di Letizia Nassuato e Elena Salzano. Il seminario, ospitato dall’Unione Industriali di Napoli, è stato un prezioso momento di riflessione sul rapporto tra relazioni pubbliche e digitale, un’occasione per approfondire le nuove forme di marketing che viaggiano sul web, utilissime per la costruzione della reputazione online di qualsiasi organizzazione.

Creare relazioni, costruire credibilità e reputazione è la chiave del successo di un brand, che per questo motivo ha necessità di monitorare le “conversazioni” che si sviluppano intorno al marchio non solo offline ma anche e soprattutto online. Il web, e i social media in particolare, sono il nuovo luogo di elezione dove consumatori e consuma(t)tori riscrivono le storie e la reputazione dei brand attraverso commenti, foto, recensioni e video. Le aziende non possono perciò restare a margine di questa nuova forma di narrazione ed è così che le PR diventano Digital PR e iniziano ad andare a caccia di influencer.

Ne abbiamo discusso lo scorso 2 ottobre presso l’Unione Industriali di Napoli in occasione del seminario Ferpi “Digital PR. Progettare solide relazioni sui mattoni dei bit”, a cura di Letizia Nassuato, Regional Communication Manager Vodafone Italia e Membro CASP di Ferpi, e Elena Salzano, Delegato Ferpi per la Campania e Docente di Event Management.

In qualità di padrone di casa, Antonio Parlati, Presidente Sezione Editoria Cultura-Spettacolo dell’Unione Industriali di Napoli e dirigente Rai, ha aperto i lavori con un video vivace e significativo sul fenomeno delle Digital PR. Un mix di numeri, casi virali e foto delle celebrities dei social network ha perfettamente descritto il contesto attuale e introdotto l’interessante intervento di Sara Di Mattia, Senior Account Director di We Are Social, incentrato sull’arte dell’influencer marketing.

Ma che cos’è l’influencer marketing? Chi è un influencer?

Un influencer è in grado di “spostare” opinioni, pareri o preferenze. È un individuo a cui viene riconosciuta autorevolezza, competenza o talento in un determinato settore, un personaggio che è diventato famoso attraverso il web (es. Frank Matano) o una celebrity già famosa offline ma che ha saputo costruire con efficacia la propria presenza online (es. Gianni Morandi, Belen Rodriguez). L’influencer marketing consiste nel coinvolgere gli influencer in operazioni di product placement (più o meno velate) ampliando il raggio di azione dell’azienda che ha l’opportunità di farsi conoscere da fan base consistenti.

Sara Di Mattia ha parlato di 4 categorie di influencer: 1) creator: generatori di contenuti di qualità come gli artisti che pubblicano le proprie opere su Instagram; 2) talent: detentori di particolarità abilità come gli sportivi; 3) testimonial: nel senso tradizionale del termine; e 4) media: quando i contenuti degli influencer diventano veri e propri “mezzi” attraverso i quali le aziende mostrano i propri prodotti. Si tratta di categorie fluide: un influencer può appartenere ad una o a ciascuna di queste categorie.

Un’azienda deve saper scegliere l’influencer giusto in base agli obiettivi e ai KPI stabiliti, al target di riferimento e tenendo conto di fattori quantitativi, qualitativi e valoriali. Potrebbe scegliere dei mega-influencer, se punta ad un’audience mainstream, oppure dei micro-influencer, se invece preferisce un’audience di nicchia affine al brand. Alla scelta segue l’ingaggio, inteso come momento sia di contrattualizzazione del rapporto tra azienda e influencer sia di definizione della partnership. Quest’ultima è meglio se espressa con una relazione di co-creazione all’interno della quale vengano rispettati da una parte i valori del brand e dall’altra lo stile e le modalità narrative dell’influencer. È bene inoltre evitare operazioni di endorsement occulte, che non giovano alla reputazione né dell’influencer né dell’azienda. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sta indagando in questo senso sul fenomeno dell’influencer marketing sui social network. Lo scorso luglio l’authority ha inviato lettere di “moral suasion” ai più famosi web influencer chiedendo che sotto le foto con prodotti chiaramente riconoscibili aggiungano hashtag come #pubblicità, #sponsorizzato, #advertising e #inserzioneapagamento.

Di occulto c’è ben poco, invece, nella case history di successo rappresentata da Fanpage. Attraverso la relazione di uno dei suoi giornalisti di punta, Ciro Pellegrino, abbiamo ripercorso i passi di questo modello di business dell’editoria digitale, tra di essi una delle operazioni virali più note: il video a sfondo sociale contro la violenza sulle donne “Dalle uno schiaffo” (poi tradotto in inglese con “Slap Her: children’s reactions”), che ha raggiunto milioni di visualizzazioni su YouTube grazie alla logica della condivisione (gratuita) adottata anche in ambito giornalistico.

Sulla logica della condivisione, ma delle emozioni in real time, si fonda “Phlay” l’invenzione di Mario Amura, Cofondatore di Emoticron, che spiegando le potenzialità della sua app ci ha ricordato quanto ciascuno di noi, ciascun utente digitale, voglia sentirsi protagonista ed essere messo al centro.

Un comunicatore, però, non deve dimenticare che in Italia manca ancora una vera cultura del digitale. Caterina Stagno, Dirigente della Struttura Inclusione Digitale RAI, ha ricordato che il nostro Paese è 25esimo nella classifica europea del Digital Economy and Society Index. Gli Italiani, aldilà del gap infrastrutturale, sono sul web ma non sanno utilizzare i servizi digitali, non sanno ancora usufruire dei benefici e dei vantaggi che la tecnologia oggi offre. Per questo la Rai, come nel passato, prosegue la sua missione di alfabetizzazione, oggi orientata al digitale. Per questo realizzare una campagna di comunicazione non può vuol dire focalizzarsi solo sul digitale. «I canali digitali sono solo una parte dell’intero progetto», ha sottolineato Elena Salzano, raccontando l’interessante utilizzo del viral marketing e dell’influencer marketing nella recente campagna ideata per la Regione Campania “Campania Percorsi dell’Anima”.

«Siamo noi comunicatori ad essere dei viaggiatori dell’anima», ha osservato Pier Donato Vercellone, Presidente Ferpi e Direttore Comunicazione Sisal Group, che, tirando le somme dell’intensa mattinata di seminario, ha voluto ricordare in cosa consiste la professione del comunicatore, ossia costruire reputazione e fiducia attraverso una narrazione e la creazione di un legame emotivo.  Sono queste le linee guida di un comunicatore, regole che valevano per il passato, che valgono oggi per il digitale e che varranno ancora in futuro per i nuovi strumenti che ci troveremo ad utilizzare.

Secondo il nostro presidente la comunicazione dunque non è cambiata, sta solo evolvendo. Come sottolineato infatti da Letizia Nassuato, promotrice di questo prezioso appuntamento di formazione: «Oggi  le relazioni con i nostri stakeholder riguardano tanto la capacità di contribuire a costruire la reputazione di un brand, quanto la chiave per progettare una relazione costruttiva e sostenibile con i diversi pubblici di riferimento. Da qui la necessità di partire da una nuova prospettiva e con una visione sempre più multidisciplinare».

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Digital PR. Progettare solide relazioni sui mattoni dei bit

Lunedì 2 ottobre 2017 parteciperò al corso “Digital PR. Progettare solide relazioni sui mattoni dei bit” organizzato da FERPI a Napoli presso l’Unione Industriali di Napoli in Piazza dei Martiri, 58.

Sarò con lì con tutta la delegazione FERPI Campania. 

Orientarsi nelle acque del web e dei social network, dove il flusso di conversazioni è continuo, le dinamiche di interazione complesse, i tempi di reazione fast ed il linguaggio furious, richiede competenza, coerenza e costanza. L’arena del web ha abbattuto lo spazio fisico delle relazioni, amplificandone i messaggi in termini di quantità, restringendo al contempo il margine di differenziazione. Il corso si propone, attraverso l’intervento di esperti del settore sia del mondo accademico che aziendale, di fornire metodi e strumenti utili alla realizzazione di una strategia di comunicazione multicanale coerente con i diversi pubblici di riferimento, individuando nuove opportunità di business e rafforzando il posizionamento del proprio brand (personal o corporate) online.

Info e Iscrizioni:
casp@ferpi.it
02 58312455

Running Accademy | Come e perché finanziare la politica

Come e perchè finanziare la Politica. A Roma il corso per le aziende e non solo

Costruiamo Consenso continua la sua attività di formazione e la sua missione di diffusione della cultura del fundraising politico in Italia questa volta con la partecipazione ad uno dei seminari di formazione avanzata di Running Academy.  Nell’ottica della rete e della sinergia, insieme a Running, RETI e al Rottamatore.it – e con la media partnership di AGOL, Formiche.net, Geopolitica.info, ManagerItalia – abbiamo organizzato il 20 e il 21 novembre 2015 a Roma un corso di 12 ore dal titolo “Come e perchè finanziare la Politica. Disciplina normativa e strategie di raccolta fondi”.

Sono stata docente di questo corso insieme a Raffaele Picilli, Raise the Wind, Claudio Velardi, Amministratore Unico di Running, Chicco Testa, Presidente di Assoelettrica, Domenico Petrolo, fundraiser PD, e Antonio Iannamorelli, Direttore operativo di QuickTop-Reti.

La sfida formativa di questo corso è stata particolarmente ardua. La prospettiva da cui siamo partiti non è stata solo quella dei partiti, in questo corso ci siamo concentrati soprattutto sulle aspettative di chi dona (o dovrebbe donare) alla politica, e quindi sul “perchè” donare alla politica e sul “come” donare alla politica. Quali sono i rischi e quali le opportunità. Sono stati perciò affrontati anche i temi della comunicazione politica e dell’attività di lobbying.

Obiettivo del corso è stato quindi quello di fornire ai partecipanti una completa panoramica di tutti gli strumenti necessari per sostenere economicamente la politica. Partendo dall’analisi del tessuto normativo che regola il finanziamento privato analizzeremo i princìpi del fundraising, le tecniche e gli scenari che si prospettano per quelle aziende che decidono di finanziare la politica.

  • Di seguito il programma dell’iniziativa:

A Napoli il seminario gratuito sulla raccolta fondi

A Napoli il seminario gratuito sulla raccolta fondi

Venerdì 23 ottobre 2015 dalle 10.00 alle 13.00, nel cuore del Centro Direzionale di Napoli, Raise the Wind e Re.Work– con la collaborazione di Costruiamo Consenso – hanno presentato il ciclo di workshop per entrare nel mondo della raccolta fondi e capirne princìpi e tecniche.

Il seminario gratuito – “La raccolta fondi per sostenere progetti sociali, pubblici e politici” – ha affrontato il tema della ricerca di fondi da punti di vista diversi: quello del non profit, dell’impresa sociale, della pubblica amministrazione e infine della politica. Una valida risposta alla scarsità di risorse negli enti locali e all’imminente taglio dei finanziamenti pubblici alla politica può infatti essere il fundraising, o meglio la raccolta fondi unita alla ricerca e al consolidamento di fiducia e partecipazione.

Di seguito i prossimi workshop:

18 novembre 2015 | ore 9.30 – 16.00
Raccolta fondi e comunicazione per la politica
Raffaele Picilli, Marina Ripoli

27 novembre 2015 | ore 9.30 – 16.00
Quando le cause sociali diventano start up: l’utilizzo del Fundraising e del Crowdfunding per reperire fondi
Gabriele Granato, Raffaele Picilli

15 e 29 gennaio, 5 febbraio 2016 | ore 9.30 – 16.00
Raccolta fondi e progettazione sociale per le cooperative e le imprese sociali
Maria Vittoria Musella, Raffaele Picilli

15 e 29 gennaio, 12 febbraio 2016 | ore 9.30 – 16.00
Raccolta fondi e progettazione sociale per gli Enti Pubblici
Annalisa Lalumera, Maria Vittoria Musella, Raffaele Picilli

Quota 1 partecipante: 120 euro +iva    Quota 2 partecipanti: 200 euro +iva

Quota 1 partecipante 3 giorni: 240 euro +iva   Quota 2 partecipanti 3 giorni: 420 euro

Il fundraising politico è sbarcato al corso OPeRA

Il fundraising politico è sbarcato ad Urbino con Misiani, Picilli e Ripoli

Il 19 giugno dalle 15 alle 19 sono stata speaker di OPeRA (Opinione Pubblica e RAppresentanza), il corso di formazione permanente sulla comunicazione politica, diretto da Ilvo Diamanti e Nando Pagnoncelli.

Insieme all’On. Antonio Misiani  e a Raffaele Picilli ho tenuto il modulo specifico sul fundraising politico per introdurre questa materia ancora poco esplorata della comunicazione politica.

Il corso OPeRA si è tenuto presso l’Università di Urbino “Carlo Bo” ed è organizzato dal Laboratorio di Studi Politici e Sociali dell’Università urbinate. La partecipazione a questo prestigioso corso rappresenta per Costruiamo Consenso un riconoscimento per l’attenzione che già da tre anni sta dando a questo tema. Nel 2013 è infatti iniziata la stesura del libro di Picilli e Ripoli poi pubblicato nel 2014 e che rappresenta tuttora un punto di riferimento in materia.

Ecco il programma del corso

Il corso sul fundraising politico a Roma

Il corso sul Fundraising Politico

Il 22 ottobre 2014 si è svolto “Fundraising e Strategie di Comunicazione per la Politica” il primo corso a cura dei professionisti di Costruiamo Consenso, organizzato presso RISL, con la collaborazione di myDonor.

Il corso è stato progettato con lo scopo di fornire gli strumenti e l’adeguato aggiornamento per affrontare l’era della campagna elettorale e del fundraising permanente.

Attraverso 5 moduli è stato approfondito il nuovo quadro normativo in materia di finanziamento ai partiti, per poi passare ad un training intensivo sulle strategie di comunicazione e sugli strumenti del fundraising politico. Hanno arricchito il programma focus operativi sull’acquisizione dei donatori e sull’organizzazione dei volontari attraverso il web, i social network e la sapiente gestione dei database.

I corsisti hanno ricevuto il materiale didattico e una copia del mio “Fundraising e comunicazione per la politica” di R. Picilli e M. Ripoli, Rubbettino Editore, 2014.

Consulta il programma completo

Contatti: +39 06 6786810 | segreteria@risl.it

Comunicare per amministrare | Gianluca Sgueo “Lobbying & lobbismi”

Sono molto soddisfatta dei risultati del corso di formazione “Comunicare per amministrare”da me ideato e coordinato presso la Fondazione Valenzi.

Il corso è rivolto a candidati, amministratori locali e dirigenti politici che intendono ampliare e migliorare le proprie conoscenze e capacità di comunicazione pubblica e politica.

Il corso ha visto la partecipazione di docenti d’eccezione come Mario Rodriguez e Gabriele Cazzulini e si concluderà prima dell’estate. L’ultimo appuntamento, ad esempio, è stato sabato 5 maggio con la presentazione del nuovo libro di Gianluca Sgueo “Lobbying & lobbismi. Le regole del gioco in una democrazia reale” (Egea editore). Abbiamo chiesto all’autore, che da dicembre è Coordinatore dei rapporti con il cittadino, sito web e flussi informativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di illustrare ai partecipanti le strategie di comunicazione con i cittadini del Governo.